giovedì 10 aprile 2014




L'Associazione Camelos esprime i suoi migliori auguri di buon lavoro al dott. Roberto Agnello , Segretario Generale dell'Osservatorio Linkelead, , neo assessore designato all'Economia della Regione Siciliana nel Governo Crocetta e nostro socio dal 2011 .
In particolare ricordiamo in questi anni il suo impegno per il nostro sodalizio nella definizione del nuovo statuto sociale e i suoi interventi sul tema della leadership e del team building,

A tal proposito riportiamo uno stralcio significativo  del suo intervento al  convegno, realizzato qualche anno fa da Camelos, in collaborazione con AIDC di Palermo organizzato a Bagheria dal titolo "Come coniugare efficacia ed efficienza negli Enti Pubblici" .


“la leadership non è un esercizio di potere, ma l’arte di persuadere gli altri a lavorare per un obiettivo comune”. Goleman

Nel corso della mia attività professionale come consulente presso Enti pubblici, non di rado sono stato oggetto di quesiti-lamentela da parte dei “capi” i quali mi chiedevano:
“Come si fa a raggiungere dei risultati decenti quando non fanno altro che tagliarci le risorse?”
Oppure “come posso riuscire ad ottenere dei risultati con collaboratori inaffidabili e lavativi come quelli che lavorano nel mio reparto?”
E infine “come facciamo a svolgere la mole di lavoro che ci viene richiesta con così poche unità lavorative a disposizione?
Per tutti loro, sono fermamente convinto, esiste una sola risposta in grado di soddisfare parimenti tutte le parti in causa: per condurre al successo un piccolo gruppo di lavoro o una realtà molto più complessa, i compiti da svolgere e le capacità richieste non cambiano, è necessario essere allenati alla leadership!
Harry S. Truman in suo famoso discorso pubblico ha affermato che “nel periodo in cui non vi è alcuna leadership la società resta immobile”.
Questa profonda verità ci aiuta a comprendere che le crisi economiche, politiche e sociali in realtà non sono altro che una manifestazione di una patologia molto più profonda che ha le sue radici proprio nella crisi di leadership.
Non esistono sistemi infallibili per diventare leader, se fosse così facile molte più persone in ruoli di leadership, mostrerebbero le capacità di leadership.
Tuttavia è dimostrato e dimostrabile che ogni qual volta un team leader si mette in discussione con umiltà e si avventura con curiosità ed interesse nel campo dei “soft skill”, imparando ad affinare le proprie capacità e conoscenze intellettuali sulle dinamiche che conducono il gruppo di lavoro al successo o sulle tecniche di comunicazione efficaci che permettono di dirimere i mille conflitti quotidiani, propri di ogni ambiente di lavoro o infine l’arte di negoziare per il giusto compromesso tra interessi personali e interessi di gruppo, i risultati non tardano ad arrivare.
Un giorno un mio caro amico, appassionato di escursioni in montagna con i fuori strada, mi ha portato con se in una “gara” organizzata dal club di cui era socio. Era una persona umile con poche risorse economiche, ma tutti lo trattavano da capo.
Il suo fuoristrada era il più vecchio di tutti ma non si fermava mai e riusciva a superare ostacoli impossibili ad auto di ultimissima generazione.
Due giorni dopo la gara andai a trovarlo e scoprii il segreto del suo successo con i fuori strada: era riuscito ad aggregare un gruppo di amici, tutti esperti di meccanica e appassionati di fuori strada, con i quali si ritrovava alla fine di ogni “gara” per smontare pezzo per pezzo il suo fuori strada, ingrassarlo in tutte le parti meccaniche fondamentali, sostituendo di continuo quelle logorate. In cambio metteva a disposizione di ciascuno dei membri del suo improvvisato team, il fuori strada ogni volta ne avessero bisogno. La vettura, ormai da rottamare per la gente comune, in assenza di risorse sufficienti per una sua sostituzione, era stata trasformata in uno strumento di successo nelle mani di un leader e di un team.
Lo psicologo Stanley Milgram, spinto dal desiderio di capire i fattori psicologici che hanno condotto buona parte del popolo tedesco a partecipare attivamente allo sterminio durante il regime nazista, ha dimostrato sperimentalmente l’esistenza di una fortissima disponibilità di persone adulte a seguire, fino all’estremo, l’ordine di un’autorità; e ciò per il semplice fatto che tale ordine arrivasse da soggetti da loro percepiti come “il capo”.
Questi studi scientifici non lasciano più spazio ad alcun dubbio sul valore sociale che assume la leadership: per il semplice fatto che una persona ricopre il ruolo di “capo”, il suo comportamento non può più essere considerato neutrale per la collettività. Le scelte di un “capo”, i suoi comportamenti, le sue decisioni o indecisioni, le sue virtù o i sui difetti sono destinati ad influire, positivamente o negativamente, sul modo di agire e di pensare di molti individui, in qualsiasi situazione o ambiente egli operi-

Dott. Roberto Agnello - Socio Camelos - Assessore Regionale 




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