(da www.blogsicilia.it)
Oggi parte a Calampiso un nuovo convegno organizzato dall’associazione Camelos. Ecco l’intervista al presidente Pietro Genovese.
A giugno un convegno dal titolo “Il buongoverno esige buona cultura” a settembre una tre giorni dal titolo “Il Buongoverno tra Etica, Federalismo, e sviluppo”: è una forma di retorica utopistica sul buongoverno o è un auspicio aulico?
Abbiamo trascorso un’estate da soap opera, segnata da scandali monegaschi e implosioni politiche, mentre pensavamo di dover sentire parlare di federalismo imminente, di misure per uscire fuori dalla crisi economica e di riforma della giustizia.
Purtoppo, la forte crisi interna alla maggioranza ha spostato l’attenzione su problemi molto distanti dalla gente: la discussione sui presunti governi tecnici, sulle elezioni anticipate, sui mutamenti della maggioranza, aiuta senz’altro a far vendere i biglietti del cosidetto teatrino della politica, ma non contribuisce certo a governare il Paese con una strategia di lungo termine.
Non per niente sia autorevoli esponenti della classe imprenditoriale, sia la stessa CEI richiamano alla necessità di un rinnovamento della attuale classe dirigente; anche il Presidente Napolitano nel suo richiamo alla recupero della moralità in politica, conferma la necessità di richiamarsi ad un etica pubblica condivisa.
Qual è l’obiettivo che C.A.ME.L.O.S. si prefigge in questa tre giorni?
Il nostro obiettivo è quello di promuovere la partecipazione alla vita politica fra i cittadini comuni, fra la classe media che stenta a scendere in campo con la logica delle tifoserie da stadio e che vorrebbe ragionare seriamente sui temi di maggiore attualità politica. La speranza è che dallo studio e dall’approfondimento possano scaturire delle piccole proposte concrete, che la nostra associazione metterà a disposizione delle autorità preposte.
E’ la modalità con cui ancor prima di costituirsi Camelos ha messo a disposizione i suoi strumenti, per realizzare una proposta di riforma fiscale a favore di un’associazione familiare. Abbiamo visto che tale attività , indipendentemente dagli esiti, che inevitabilmente sono poi il frutto delle mediazioni politiche, contribuisce ad acquisire un senso di responsabilità nei confronti della politica e ad accrescere il senso civico di coloro i quali per interesse, per volontariato o per autentica passione vi partecipano.
Quali attività avete in cantiere il prossimo anno?
L’idea sulla quale stiamo lavorando è quella di un ciclo itinerante di incontri che partendo dall’approfondimento di alcuni studiosi di ispirazione liberale e solidale dell’800 e del 900 come a Von Hayek, Sturzo, Newman, mettano insieme argomenti di dottrine politiche di base e confronto con la dottrina sociale proposta dal Magistero della Chiesa.
Come si svilupperà il programma di oggi pomeriggio?
Dopo l’apertura della mostra si succederanno i relatori che affronteranno le tematiche attinenti gli affreschi del Lorenzetti e subito dopo il via alla tavola rotonda che si annunzia di alto livello e molto interessante praticamente un peccato perdersela.
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